mercoledì 17 novembre 2010

Reunion dei Kyuss: ma che, davèro?

No, infatti nemmeno stavolta sarà veramente così, però vedi che pian pianino ci stiamo avvicinando. Al momento siamo a 3/4 della band e a marzo in Italia insieme a John Garcia ci saranno Brant Bjork e Nick Olivieri. Josh Homme però ha già annunciato che che resterà a casa.

La reunion della seminale (aaah, finalmente l’ho detto anch’io!) e stra-mega-influentissima band di Palm Desert non è ancora cosa fatta, quindi, ma si sta materializzando lentamente. Dopo la rottura nel 1997, tutto ricominciò con una singola comparsata di John Garcia in un live dei Queens of the Stone Age a Los Angeles nel 2005. John cantò un paio di pezzi, scosse un po’il pancione davanti alla folla in delirio, ma poi tornò ad occuparsi dei suoi mille progetti e collaborazioni in giro per il mondo.

A partire da lì, le voci di una riunione si fecero sempre più insistenti. Passarono gli anni però, e continuò a non farsene nulla, e si capisce anche il perchè: a sentire Josh Homme, ex chitarrista e ora leader dei celeberrimi QOTSA, riunire la band sarebbe stato un errore; detto con le sue parole, “if you weren't there, well, you weren't.” Chi c’era c’era, e chi non c’era, sfiga. Non era dello stesso avviso però il vecchio bassista Scott Reeder; secondo lui tutti i vecchi membri (tranne Homme) sarebbero stati pronti a tornare insieme. Era il 2008: dopo quelle dichiarazioni continuò a non sapersi nulla ancora per un po', ma questo non fermò certo i rumors.

Qualcosa cominciò a cambiare lo scorso anno: Garcia, desideroso di offrire un’opportunità anche alle (ora) migliaia di fan dei Kyuss che non hanno mai avuto un’occasione di vederli esibire dal vivo, decise di rimboccarsi le maniche: raccolse tre musicisti dai fumanti attributi (Bruno Fevery, Jacques de Haard e Rob Snijders) e formò i Garcia Plays Kyuss (GPK), coi quali intraprese una tourneé europea che nel giugno 2010 toccò anche Bologna. Più che una vera e propria una reunion però, eravamo ancora a un livello "operazione nostalgia".
Ora però sembra che qualcosa di molto più grosso e pesante si profili all’orizzonte, ed era anche ora: all’Hellfest 2010 tenutosi in Francia, Garcia si è riunito con Olivieri e Bjork, e nel posto che fu di Homme c'è sempre l’inossidabile Bruno Fevery dei GBK. Il concerto altro non era che la prima esibizione del nuovo progetto di Garcia: il quartetto ora si chiama Kyuss Lives! e per loro è previsto un tour europeo di venti date nel 2011, alcune delle quali già sold out, seguito da altre sei date in Australia. In Italia passeranno per il Live Club di Trezzo sull’Adda (MI) e i biglietti sono in vendita già dal 4 novembre sul circuito Ticketone.

Certo ci si può porre dubbi sulla legittimità dell'operazione; e non è necessario essere un genio per notare come l'unico che non partecipa alla reunion sia anche lo stesso che ha già fatto veramente il botto con la musica. Tutti gli altri ex-membri dei Kyuss, dopo lo scioglimento, hanno saputo reinventarsi in band di culto e di buon successo, ma l'unico che ha fatto veramente i dollaroni è stato Josh Homme. Prendendo come base lo stoner lo ha modificato, stravolto e rivoltato come un calzino, ed è stato capace di rivenderlo a un gigantesco pubblico mainstream con i suoi QOTSA. Buona parte della odierna popolarità dei Kyuss, a essere veramente onesti, è dovuta proprio a lui. Ora, se uno nella posizione di Homme si oppone alla reunion e dichiara che "lascerà che siano altre band (Chi? Forse loro?) a rovinare la loro eredità", uno può essere d'accordo o meno; ciò non toglie che la curiosità resti comunque altissima, e la portata dell'evento davvero molto rilevante.

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