Non tutti lo sanno, ma l'Archivio Centrale dello Stato ha messo online, disponibile a tutti, l'indice del Casellario Politico Centrale del periodo fascista, organo istituito a dir la verità ben prima dell'avvento di Benito (1894 o 96) e continuato ad esistere fino agli anni '60.
Cos'è il Casellario? Nato in età crispina, questo strumento fungeva da anagrafe allo scopo di schedare persone pericolose e che potevano creare problemi per l'ordine pubblico. E' facile comprendere come l'attività del casellario fu potenziata durante il ventennio fascista, durante il quale l'attività di fascicolazione non lasciava scampo soltanto agli oppositori o a persone politicamente attive e schierate contro il regime, ma comprendeva anche semplici tesserati e addirittura vagabondi.
Purtroppo l'archivio post-bellico non è stato ancora caricato, ma il materiale presente risulta comunque interessante tanto che c'è chi ci ha trovato i propri nonni e parenti. Le schede riportano numero del fascicolo, dati personali della persona, occupazione, colore politico e annotazioni sull'interessato che vanno dal 'radiato' al 'confinato', per citare alcuni esempi.
In ogni caso, poco si troverà di molti partigiani o persone legate alla resistenza in quanto l'OVRA aveva già cessato la sua attività in quel periodo, dato lo stato di chaos in cui era sprofondato il Paese.
La procedura per arrivare all'archivio va dalla pagina web dell'Archivio di Stato http://archivi.beniculturali.it/ACS/ , al campo di ricerca finale.
Vi semplifico la cosa mandandovi direttamente alla ricerca, dato che la pagina del casellario pare ora non disponibile.
Tra le migliaia di unità presenti, la misteriosa scheda di un enigmatico "Berlusconi" comunista.
Nessun commento:
Posta un commento