Se ne occupa Steve Ballmer, questo sconosciuto. Steve Ballmer, aka il giullare di Satana. Steve, il grande uomo la cui carismatica e straripante personalità ancora non ha potuto fare breccia nel cuore degli italiani, sicuramente a causa di una campagna d’odio di una certa stampa illiberale, malavitosa e pure un po’punkabbestia; ma a tutto c’è rimedio, dico io. E poi, se ce l’ha fatta Gasparri, perché lui no?
“E chi mai sarebbe codesto Steve?” potrebbero chiedersi attoniti alcuni piccoli lettori. Ma niente di che, è solo il presidente di Microsoft, non so, hai presente? Al che dall’ultima fila, avida di punizioni, potrebbe levarsi ancora, querula, una vocina: “Ma come, io sapevo che il presidente di Microsoft era Bill Gates!”
Caro lettore, lascia che per prima cosa io ti dica che t’aspettavo al varco con questa domanda; adesso però spegni il gioco dei Pokemon che tanto ti appassiona e ascoltami con attenzione.
Pur essendo il volto più conosciuto del diabolico colosso informatico, Bill Gates non si occupa più di
Windows e della sua casa produttrice dal 2008; è infatti andato definitivamente ad occuparsi di sacrifici umani in una lontana isola della Papuasia, trasformando così in un lavoro a tempo pieno quello che prima era solo un hobby molto costoso. Il suo posto però non è rimasto sguarnito (figurati); in sua vece Bill ha lasciato in carica l’eccentrico Steve, un uomo che pur condividendo il nome del altrettanto miliardario Jobs, a proposito di Linux pensa che sia "un cancro che aggredisce il senso della proprietà intellettuale di ogni cosa che tocca” e che abbia “le caratteristiche del comunismo che lo fecero amare così tanto dalla gente”. Una posizione quantomeno libertaria.
Ma Steve è ben più di questo: non è solo un integerrimo capitalista dal pugno di ferro in guanto di uranio impoverito, quindi, ma anche ballerino, cantante e perfomer a tutto tondo. La sua passione per lo spettacolo però non è un fatto recente: il vero intenditore sa bene chi era il simpatico pelatone protagonista di questo vecchio spot che nel 1985 lanciò Windows 1.0, e da oggi, sempre che abbiate prestato la dovuta attenzione, lo saprete anche voi. Ormai sono passati 25 anni, e il roccioso Steve è ancora lì.
Ed ora tornate pure ad allenare il vostro Bulbasaur.
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