mercoledì 10 novembre 2010

Underbelly Art Project: quando l'arte è davvero underground


Mentre a Bologna - un tempo città d'avanguardia attenta all'arte e ai movimenti giovanili - le campagne elettorali si segnano a colpi di movimenti civici e partiti che si impegnano a ripulire i muri da quelli che vengono considerati tristemente solo come dei simboli del degrado e che potrebbero portare la città a compiere gli stessi errori del Comune di Roma quando ripulì i muri della capitale dai capolavori di Keith Haring; a New York si custodisce un tesoro in un luogo segreto, situato proprio in quanto si possa trovare di più evocativo della grande mela e del suo (letteralmente) underground: una vecchia stazione metropolitana abbandonata.

L'Underbelly Art Project, progetto che ha coinvolto più di cento tra i migliori writers della scena internazionale, va avanti dal 2008 ma riesce a mantenere la sua aurea di mistero: molte immagini si possono vedere sul web (dove la notizia rimbalza soprattutto dopo un articolo apparso sul New York Times), ma la galleria è inaccessibile al pubblico. Quasi nessuno riesce a localizzare la stazione e ad ammirare le opere e sei persone sono state addirittura arrestate mentre cercavano di accedervi.

A metà tra leggenda metropolitana e Do It Yourself più puro, i curatori Workhorse e PAC (due tra gli artisti di strada più famosi e riconosciuti a livello internazionale) sono riusciti a creare uno dei più importanti (e belli) tesori della street art internazionale.

Per chi invece volesse ammirare opere di strada senza dover rischiare l'arresto per effrazione, può comodamente acquistare un biglietto per lo Stedelijk Museum di Amsterdam, e visitarne la sezione dedicata alla street art.

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