L'obiettivo era quello di indagare le opinioni degli italiani durante quell'epoca così proibizionista riguardo temi considerati veri e propri tabù quali transessualità, prostituzione, divorzio e prime esperienze sessuali.
Con microfono in una mano e curiosità nell'altra, Pasolini gira tra spiagge settentrionali e meridionali, borghesi e popolari rivelandoci un'Italia spaccata, divisa tra la finta apertura mentale della borghesia del nord e le menti del sud farcite da stereotipi, luoghi comuni e rigidità ancestrali.
Nel 1984 Silvano Agosti (regista, poeta, sceneggiatore, scrittore e produttore cinematografico italiano) termina D'amore si vive, girato tra le strade di Parma. Una personale ricerca su tenerezza, sensualità e amore che rappresenta probabilmente un continuo della ricerca di Pasolini condotta però in maniera inversa. Le persone interpellate sono state 46, ma 7 sono i volti che, spero, vediate: una madre e la sua recente maternità, una figlia di un prete con problemi riguardo il proprio corpo, un bambino di 9 anni che ha ispirato Il Ritorno di Pinocchio (estratto che troverete abbassando lo sguardo), una giovane che fece una marchetta a 16 anni, Anna, prostituta che sarà trovata morta il giorno successivo e infine il travestito Lola amante estremo degli animali. Definito dalla destra come pornografico, questo è un pezzo degli anni che furono visto dagli occhi di un bambino chiamato Franck, solida antitesi dei malandrini di Pasolini.
Nel 2010 chissà quale sarebbe il risultato di ricerche come queste. Molto probabilmente e molto tristemente, forse, sarebbero esattamente le stesse ma con territori più sconosciuti e sommersi.
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